Roma, Via delle Coppelle, 35
Mercoledì 27 aprile 2022, ore 10:00
Istituto Luigi Sturzo
Francesca Vagniluca
5 Maggio 2022
Se dopo più di mesi dall’inizio del conflitto russo-ucraino c’è bisogno di ricordare chi sono gli aggressori (russi) e gli aggrediti (ucraini), c’è stata e persiste una comunicazione inefficace e fuorviante.
La propaganda russa e le sue abominevoli fake news pervade anche i nostri social media e molte persone, con tendenze antiamericane e non, ne sono vittime.
La necessità di verificare le notizie, il cosiddetto fact checking, è fondamentale, soprattutto durante la guerra, da parte dell’informazione pubblica; i partiti dovrebbero presentare i fatti nella loro interezza, con una lettura accessibile ai più dando conto delle scelte che vengono operate, in modo analitico.
Alvaro Bucci
18 Giugno 2022
“Il patriarca Kirill è un leader religioso, e nel pieno rispetto dei principi della libertà religiosa, il governo ungherese ha considerato inappropriato che l’Ue lo sanzionasse”. E’ quanto si legge in una nota del portavoce di Viktor Orban all’indomani dell’ultimo accordo raggiunto con l’Europa, nel corso di una riunione straordinaria degli ambasciatori dei Ventisette, a fine maggio in Lussemburgo, di escludere il patriarca ortodosso Kirill dalla lista nera Ue contro l’élite russa, come previsto nel sesto pacchetto di misure sanzionatorie Ue nei confronti della Russia. Un ultimo “ricatto” di Orban, dopo aver tenuto in ostaggio le sanzioni al petrolio per cinque settimane, prima di raggiungere il compromesso sul petrolio per l’approvazione definitiva del pacchetto di sanzioni.
Francesca Vagniluca
31 Marzo2022
Parafrasando il titolo del romanzo “infinito” di Tolstoj possiamo immaginare ci siano modi diversi di fare la guerra e di volere la pace.
Nei testi di Geografia politica per la scuola secondaria di secondo grado, c’è scritto che la solidità di uno Stato si misura soprattutto dalla forza del proprio esercito ed è per tale ragione che gli Stati Uniti conservano il primato di superpotenza mondiale oltreché per la supremazia economica di cui l’industria bellica è parte integrante.
Massimo De Simoni
18 Marzo2022
Nella triste e drammatica vicenda ucraina ha ormai poco senso fare previsioni sulle reali intenzioni di Putin; forse neanche lo stesso Putin oggi potrebbe scommettere sugli sviluppi di un conflitto che diventa di giorno in giorno sempre più imprevedibile rispetto all’esito finale. E anche questa volta, come in tutte le guerre, lo scontro passa anche attraverso lo strumento della disinformazione.